"Ieri - spiega Mara Eliana Tunno, psicologa di bordo - si è verificato un evento tragico. Molte persone che si trovavano su un gommone sovraffollato e sgonfio sono state minacciate da persone armate che hanno anche sparato: 70 uomini e ragazzi sono finiti in mare, separati da mogli e figli portati via. Abbiamo a bordo persone disperate e sotto shock che ci chiedono di essere ricongiunti con le loro famiglie. Ci raccontano di aver subito violenze, torture e abusi in Libia. Un uomo voleva buttarsi a mare per recuperare sua moglie e i figli di 4 mesi e 10 anni".
Le autorità italiane hanno assegnato Crotone come porto di sbarco per la nave. (ANSAmed).
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