Quattromila mila metri quadri di
esposizione in 26 sale, 70 musei prestatori e 350 opere fra
quadri, sculture, progetti, disegni, oggetti d'arredo, film, un
centinaio fra libri e manifesti, un idrovolante, automobili,
motociclette e strumenti scientifici d'epoca, più due
installazioni site-specific: è la grande mostra Il tempo del
Futurismo che viene inaugurata oggi alla Gnam-C per celebrare
gli ottant'anni dalla scomparsa di Filippo Tommaso Marinetti,
avvenuta il 2 dicembre 1944.
"Questa volta non si può dire che non ci abbiate visto
arrivare..." ha ironizzato il ministro della Cultura Alessandro
Giuli in occasione della presentazione della mostra ampiamente
preceduta da mesi di polemiche: "Siamo stati preceduti da una
sana Rissa in Galleria" ha aggiunto il ministro citando proprio
un'opera di Umberto Boccioni. Ma il curatore, Gabriele
Simongini, chiede di mettere uno stop alle discussioni: questa
mostra " è bellissima e spettacolare, se l'avessimo fatta a New
York o a Londra ne sarebbe orgoglioso tutto il Paese. Io ho
costruito questa mostra senza alcun intento ideologico".
E si dice soddisfatta del risultato la direttrice della
Gnam-C, Renata Cristina Mazzantini: "questa Galleria forse è il
posto che meglio rappresenta il Movimento per la grande
collezione di opere futuriste che conserva. E' una mostra
importante per numero e qualità delle opere che espone. Inoltre
è una mostra 'fatta in casa' che dimostra che il ministero è
perfettamente in grado di organzzare una mostra grandiosa: a
memoria non ne ricordo di così imponenti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA