Tra i Paesi coinvolti figura
anche l'Italia, insieme a Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro,
Repubblica ceca, Estonia, Francia, Germania, Lettonia, Lituania,
Lussemburgo, Polonia, Paesi Bassi, Slovacchia, Spagna. "Questi
sono risultati preliminari e probabilmente evolveranno nel corso
dei prossimi giorni e settimane", evidenzia Europol, ricordando
che, dall'indagine avviata nel novembre 2022 è emersa quella che
"è considerata la più grande frode Iva mai scoperta nell'Ue, con
danni stimati in 2,9 miliardi di euro".
La procura Ue ha individuato collegamenti tra individui e
aziende indagati nell'operazione Admiral 2 con sede nei Baltici.
Il blitz ha portato a oltre 300 perquisizioni in 16 Paesi e 36
arresti in Lettonia e Lituania: solo in Lettonia, sono stati
oltre 200 gli investigatori e i funzionari di intelligence,
polizia e anti-corruzione coinvolti. E' emerso inoltre un
possibile legame con la criminalità organizzata russa: "Le prove
suggeriscono che gruppi" russi "hanno iniettato risorse
nell'operazione criminale in cambio di pagamenti regolari e
influenzato aspetti della gestione", scrive Europol.
La rete criminale è sospettata di aver orchestrato una
gigantesca frode carosello dell'Iva, sfruttando le normative Ue
che rendono esenti da Iva le transazioni transfrontaliere tra
Stati membri. Lo schema sarebbe stato utilizzato anche per
riciclare denaro proveniente dal traffico di droga, reati
informatici e truffe sugli investimenti. Secondo le indagini,
oltre 400 società in 15 Stati membri dell'Ue avrebbero venduto
online dispositivi elettronici, come smartphone, per un valore
di oltre 1,48 miliardi per poi scomparire senza adempiere agli
obblighi fiscali.
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