I due presunti capi del gruppo
delle cyber-spie di Equalize, ossia l'ex super poliziotto
Carmine Gallo e l'hacker Nunzio Samuele Calamucci, hanno chiesto
di essere interrogati nell'inchiesta milanese sui sospetti
dossieraggi illegali e i faccia a faccia coi pm sono stati
fissati entrambi per l'11 dicembre.
Si era già saputo nei giorni scorsi che Gallo e Calamucci,
dal 25 ottobre scorso ai domiciliari, tramite il loro legale,
l'avvocata Antonella Augimeri, avevano chiesto al pm Francesco
De Tommasi, che con il collega Antonio Ardituro coordina le
indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di
Varese, di rendere interrogatorio. Intenzione che avevano già
espresso davanti al gip Fabrizio Filice, firmatario delle
misure cautelari nei loro confronti: avevano detto di voler
chiarire e collaborare.
Ora gli inquirenti hanno deciso di fissare le audizioni per
la prossima settimana. Non si terranno nel Palazzo di Giustizia.
Intanto, si è ancora in attesa della fissazione dell'udienza per
discutere, davanti al Tribunale del Riesame, l'appello dei
pubblici ministeri contro il rigetto da parte del gip di 13
richieste di carcere, tra le quali quelle per Gallo e Calamucci,
e di tre istanze di arresti domiciliari, tra cui quella per
Enrico Pazzali, titolare della Equalize.
Nel frattempo, sono in corso approfondimenti, che potrebbero
essere chiusi nelle prossime settimane, su eventuali connessioni
tra l'inchiesta sulla presunta violenza sessuale contestata a
Leonardo Apache La Russa e le ricerche del gruppo di Equalize
sul presidente del Senato e sui figli nel pomeriggio del 19
maggio 2023.
Proprio nella notte tra il 18 e il 19 maggio la ragazza,
presunta vittima della violenza, incontrò Leonardo Apache in una
discoteca milanese e poi si sarebbe risvegliata la mattina a
casa La Russa senza ricordare nulla e convinta di aver subito
abusi.
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