Nella vertenza di
Piombino (Livorno) per l'Ugl Metalmeccanici "c'è bisogno di
un'integrazione alla cassa integrazione per tutti i lavoratori
che da oltre 10 anni sono in sofferenza. In particolare, poi per
i 417 in cassa integrazione a zero ore occorre la formazione, la
riqualificazione o l'eventuale uscita volontaria incentivata,
poiché non hanno scelto loro di stare a casa integrazione per
oltre 10 anni. Così come è necessario che la cassa integrazione
venga garantita fino alla partenza dei nuovi impianti Metinvest
ovvero fino alla seconda metà del 2028". Le richieste sono state
portate dalla delegazione Ugl Metalmeccanici all'incontro al
Mimit coi vertici Jsw e Metinvest/Danieli, con la Regione
Toscana, col Comune di Piombino e le parti sociali.
Ugl si rifà a dati sull'occupazione forniti dal Mimit. "In
Jsw - risulta a Ugl - resteranno 470 lavoratori, in Metinvest
circa 700-800. In 100, dato il periodo di transizione,
dovrebbero accedere alla pensione. Altri 417 sono lavoratori in
cassa integrazione a zero ore. Il prossimo 7 gennaio scade la
cassa integrazione. Il Mimit assicura che per il 2025 gli
attuali cassintegrati dovrebbero essere gestiti da Jsw senza
aggravi fiscali, dal 2026 dovrebbero gradualmente passare a
Metinvest. Parole confermate da Jsw, mentre per Metinvest i
nuovi impianti partiranno nella seconda metà del 2028 e sarà
necessario valutare le professionalità dei lavoratori
soprattutto dei 417 a zero ore che non lavorano da anni".
Ecco perché, sottolinea in conclusione Francescangeli,
"chiediamo come UGL Metalmeccanici un'integrazione alla cassa
integrazione per tutti i lavoratori che da oltre 10 anni, e non
per loro responsabilità o noncuranza, sono in sofferenza".
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